martedì 1 dicembre 2009

Gioco e possesso



Mio figlio gioca con Ciccio, il barboncino, gli lancia la pallina par farla riportare però il gioco non progredisce perchè Ciccio si impossessa della pallina e non la vuole assolutamente cedere, anzi ringhia ad ogni tentativo di sottrargliela. Gigetto (mio figlio non si chiama così ma in fondo tutti i bambini potrebbero convenzionalmente essere dei Gigetti) si ostina nel tentativo di convincerlo a lasciare la preda ma il cagnolino percepisce che c'è aria di fregatura e si intestardisce ancora di più nel mantenere il possesso di quello che ritiene ormai di sua proprietà.
Ciccio non ha alcuna intenzione di rinunciare a quanto ritiene ormai acquisito.
La situazione sembra stagnare.
Mi permetto di intervenire per cercare di rimettere in sesto una relazione cane bambino che sembrerebbe vivere un momento critico.
Consiglio a Gigetto di abbassarsi a livello del cane (trattandosi di un barboncino nano questo vuole dire quasi sdraiarsi per terra).
Lo invito quindi a carezzare il cane parlandogli con dolcezza e senza toccargli la bocca dove rimane serrata la pallina.
Il cane viene invitato a giocare senza fare riferimento al possesso della pallina.
Dopo un poco Ciccio si coinvolge nel gioco e lascia la pallina.
Dico a mio figlio di prendere la pallina e di offrirla al cane continuando ad carezzarlo ed a lodarlo.
La sequenza si ripete alcune volte.
Noto che il cane comincia ad interessarsi meno al possesso della pallina.
Cambio allora tattica.
Non appena Ciccio dimentica la pallina invito Gigetto a farla rotolare per terra invitando il cane con dolcezza a prenderla.
Ciccio recupera il trofeo ma dopo un poco inizia a lasciarlo.
Lo invito ancora ad offrire la pallina al cane tutte le volte che questi la abbandona, anche casualmente, oppure a lanciarla senza troppa enfasi.
In breve dopo un poco il cane si rassicura rispetto al timore di avere sottratta la pallina e comincia a correre nel recupero ed a lasciarla nelle mani del ragazzino il quale capisce che non deve neanche lui competere con Ciccio per il possesso della pallina.
Tutto è ormai risolto
Il piacere del gioco è diventato superiore del piacere del possesso
La relazione tra bambino e cane può riprendere
Entrambi ora amano scambiarsi l'oggetto (la pallina) che sino a poco fa cercavano soltanto di contendersi.
Pensavano che il piacere fosse possedere la pallina.
Ora non temono più di perdere qualcosa, ora possono giocare sereni
Tra loro si è stabilita una nuova fiducia, quasi una complicità
Ora hanno capito che il piacere è giocare insieme
Si, è proprio così: il piacere del gioco è ora più forte del piacere del possesso
Ora è tutto chiaro
Ora potranno iniziare a divertirsi insieme

30.11.2009
Vincenzo Cordovana

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