mercoledì 2 dicembre 2009

Giustizia con la g minuscola

Esiste un salto, una strana ed incontrastata difformità tra il personale ed il sociale che sembrano obbedire a diverse regole.
Questa cosa mi lascia perplesso
Cercherò di spiegarmi meglio
Parlando e commentando fatti della vita politica e sociale ci appassioniamo al tema della Giustizia e siamo certi di schierarci dalla sua parte. Sembra quasi che la Giustizia sia tra le cose più importanti e forse lo è davvero.
Questo ci consente di manifestare il nostro sdegno per tutto quello che ostacola questo sacrosanto percorso.
Se arrivasse l'era della Giustizia dovremmo esserne lieti e socialmente realizzati.
L'organizzazione sociale presuppone il concetto di Giustizia, e l'esistenza di figure ed organismi che ne garantiscano l'affermazione. Il concetto di Giustizia presuppone anche che si decida quello che è giusto contrapponendolo a quanto riteniamo censurabile.
La Giustizia è un pensiero forte, basato su esibite certezze ed ha la forza e la debolezza di ogni pensiero forte.
Se la Giustizia, che tanto ci appassiona, riuscisse ad affermarsi saremmo felici?
Non lo so e mi verrebbe da dire che non vedo alcuna correlazione tra l'affermazione di una idea sociale e la felicità degli uomini che compongono tale organizzazione sociale.
Ritorno al punto iniziale e mi richiedo se la vita sociale e la vita personale di ognuno di noi si articoli secondo le stesse regole.
Io credo di no.
Infatti, limitandoci a considerare il tema della Giustizia che in campo sociale ci trova tutti concordi nel volerne affermare le regole e che tanto ci appassiona, se trasponiamo tale lettura al piano personale, e mi limito a parlare di me, tale lettura non risulta più calzante e nulla sembra avere a che fare con il nostro benessere e la nostra intima felicità.
Io, per esempio, nella mia vita non sopporto essere giudicato come non sopporto l'idea di giudicare, ergo, nella mia vita personale, di fatto, ho bandito l'idea di Giustizia
E' quindi evidente che il concetto di Giustizia nella mia vita privata assuma un significato del tutto differente da quanto io stesso potrei affermare in un contesto pubblico
Come è mai possibile tutto ciò
Vero paradosso: gli uomini combattono ed anche muoiono per affermare conquiste sociali che nella propria vita privata odierebbero ed avverserebbero con tutte le loro forze.
Io vivo spesso questa contraddizione irrisolta
Ben venga la Giustizia, sia affermi nella mia città, nel mio quartiere ma non entri a casa mia.
Sia il mio cuore libero di crearsi le sue leggi, di trasgredirle, di ricrearne di nuove, di gettarle via come carta straccia
Nessuno giudichi le leggi del cuore, ogni cuore obbedisca soltanto a se stesso ed alla sua legge

02.112.2009
Vincenzo Cordovana

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