sabato 12 maggio 2012

Cambi programma


Bianchi, sindaco uscente, si appresta a gettarsi nell'agone di una nuova battaglia politica per la riconferma nella carica di primo cittadino.
Suo fiero ed irriducibile antagonista è il candidato Rossi.
Entrambi cercano di avvincere e convincere gli elettori con programmi elettorali che li caratterizzino.
Il programma del candidato Bianchi è articolato ed opposto al programma del candidato Rossi, ad esempio dove Bianchi vuole realizzare un grattacielo di 80 piani con piscina ed eliporto Rossi vorrebbe che si piantasse della lattuga e viceversa.
Deriva da tale considerazione la valutazione che la realizzazione di uno dei due programmi inconciliabilmente alternativi debba corrispondere ad una vera iattura per il candidato soccombente che vedrebbe vanificato quanto da lui ritenuto imprescindibile e qualificante per la costruzione di un futuro migliore per tutti i cittadini.
La nuova età dell'oro passa per la possibilità di realizzare quanto i competitori, ognuno per la propria parte e secondo le loro più radicate convinzioni, vanno ostentando in ogni piazza ed in ogni manifestone del paese prossimo al voto che si coinvolge sempre di più nella avvincente contesa elettorale.

La totale identificazione di un candidato con il proprio programma elettorale (...non votate me ma le idee che immeritatamente rappresento...ebbe a dire in più pubbliche occasioni uno dei due contendenti) lascerebbe presupporre che la mancata realizzazione del programma dell'avversario, in quanto totalmente opposto al proprio, debba determinare uno stato d'animo dascampato pericolocreando uno scenario in cui la mancata realizzazione del programma antagonista possa, in qualche maniera, affermare o comunque rendere ancora possibile l'affermazione del proprio programma.

Eppure, eppure, incredibilmente il gioco dell'antagonismo al programma si trasforma nel gioco dell'antagonismo alla persona antagonista e l'affermazione del proprio programma lascia il posto all'affermazione della propria persona, in barba al programma ed a tutti i programmi.

Non credete che ciò avvenga?

Bene, eccoci allora giunti alle fasi finali della campagna elettorale ovvero allo scontro mediaticamente enfatizzato tra i due contendenti, Bianchi, il sindaco uscente sperante la rielezione e Rossi che sbava per essere eletto sindaco al posto di Bianchi.
Il candidato Bianchi espone tutti i punti del suo programma che sarebbero stati realizzati brillantemente nel corso del suo mandato ed il candidato Rossi cosa fa?
Inaudito, invece di parlare del proprio programma in tutto e per tutto alternativo al programma di Bianchi comincia ad accusare Bianchi di non avere realizzato un bel nulla del suo programma non considerando, travolto da questa enfasi di retorica antagonista, che la mancata realizzazione del programma di Bianchi, essendo assolutamente opposto al proprio, dovrebbe in qualche maniera corrispondere con la indiretta ed involontaria realizzazione del programma del candidato Rossi, almeno par alcuni aspetti.

Un antagonista politico realmente orientato alla promozione del proprio programma alternativo al programma governativo del sindaco uscente Bianchi si sarebbe dovuto esprimere pressappoco cosi:...il sindaco Bianchi ha pensato un programma scellerato che se fosse stato realizzato ci avrebbe portato alla rovina.
Per nostra fortuna il sindaco Bianchi è anche un inetto che non è riuscito a realizzare un fico secco delle stupidate che diceva di volere realizzare e grazie a questo ci possiamo ancora salvare dallo sfacelo.
E grazie alla sua comprovata dabbenaggine, sulla quale ripongo una fiducia cieca, che invito tutti i cittadini di buon senso a rivotarlo con piena fiducia sulla sua assoluta incapacità a governarci...".


Vincenzo Cordovana

12 maggio 2012
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