lunedì 7 dicembre 2009

Oscure deiezioni



Domenica, sciarpato e bandanato salgo le scale tempio ove si celebra settimanale rito sfera rotolante e turbinante che ventidue sacerdoti iperpolpacciuti cercano irretire oltre parte e porta avversa.
Speranza, anzi certezza affermazione, gloria, celebrazione universale apprezzamento nostra stupenda identità quest'oggi manifestantesi tramite contesa feticcio forma perfettamente sferica rimbalzo controllato verificato terna garanti regolarità evento.
Cibato a dovere ingeriti abbondanti liquidi, anzi troppi, sollecitasi fisiologia diuresi con urgenza attivazione organo emuntorio scorie liquide metabolismo umano.
Comportamento altresì etologicamente motivato virile necessità marcare possesso territorio, inibito contendenti, tramite emissione tracce olfattive aminoacidi aromatici presenti succitato prodotto escrezione.
Temporaneamente interrotta ascesa tempio necessaria breve sosta luogo deputato escrezione collettiva fedeli-celebranti sesso maschile.
Accedo ambiente atto alla bisogna.
Passo celere presupponente fugace sosta.
Improvviso, inatteso rallentamento
Causa guasto impianto illuminazione locale-escrezioni ambiente immerso buio pesto.
Adattata pupilla ambiente privo luce intravedonsi contorni chiari semicerchi cementati muro atti raccogliere scorie liquide organismo umano sesso maschile
Strana relazione clamore-vivida luce toni ovattati-oscurità.
Luogo oscuro emerge silente quale isola ritmo lento tra fragore e turbinio prossima coinvolgente apoteosi.
Passione struggente invadente mente subisce pacata involuzione in luogo offuscato destinato deiezione.
Impegno totale raggiungere citato obiettivo fissato sul muro ed ivi deporre sostanze azotate.
Ambiente stipato compagni d'urina anch'essi impegnati oscuro progetto.
Volti non visti qual corpi fantasmi.
Ecco conquisto il mio punto escretivo.
Con calma proietto al muro il mio getto.
Accanto avvicendansi sagome silenti. Definiamo, pacati, programma d'azione, la cinta, il bottone, la cerniera, il pantalone.
Tutto si avvicenda in studiata sequenza.
Vanificate precedenti certezze configuranti azione automatica quasi priva consapevolezza.
Oscurità silente impone nuova consapevolezza anche azioni da sempre acquisite e impensate.
Con calma, conclusa fisiologica incombenza, raggiungo l'uscita, la luce la salita.
Un attimo mi fermo, respiro e mi frastorno.
Disassuefatto già mi ero a quella gente intorno.
Riprende tra poco la vita, la luce, il gran clamore, emergo e vedo il verde, si vince oppur si perde
Dimentico, coinvolto quel luogo rallentato, oscuro e pur silente, ove ero soffermato.
No, non ancora, vi è in me ulteriore urgenza
Mi fermo un altro poco, rientro con sgomento, elimino, inatteso un nuovo, altro tormento, qualcosa che non tollero tenere anche un momento, ricerco all'oscuro, affisso al muro il tondo, non posso trattener quel che ho dentro, anche un secondo. Con calma reintrodottomi nel luogo misterioso ne esco più leggero, più calmo, anche più vero.
Basta non c'è più tempo per altre deiezioni, non posso subir della quiete tentazioni.
Riprendo, recupero ruolo contesa integrato clamorosa partecipazione.
Mente già sgombra recente esperienza oscura.
Totale apparente integrazione gruppo partecipanti strepito inneggiante opportuna sopraffazione avversario.
Mio sguardo fiero, invincibilmente partecipante evento
Finita prima parte celebrazione, sopraggiunta prevista stasi sento urgere nuova impellente attivazione organo emuntorio causa abbondantissimissima pregressa assunzione liquidi non del tutto metabolizzati inducente mia sollecita reintroduzione luogo oscuro e silente deputato eliminazione scorie recupero pax sfinterica. Subenta rilassamento vescicale inaspettatamente connesso provvido sollievo emozionale

01.12.2009
Vincenzo Cordovana

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