domenica 19 luglio 2009

Viti

Per esser più apprezzato e forse anche più bello,
dopo avere infilzato, con anello, il labbro, il lobo, l'orbita
e avere infisso al naso, penzolante, anche un cestello,
con martello, un trapano e un bel cacciavitino
ho avvitato per benino nel mio spento cervellino
un metallico pendaglio ed un trillino.

Ed allor, se casualmente mi sollecito un pensiero
guarda un po', non son più anonimo,
mi si attiva il campanello e lo sente il mondo intero.
E all'opposto se per caso vado a sbattere la testa
il pendaglio conficcato, dall'impatto stimolato,
mi trasmette quell'impulso e il cervello orben si desta.

Ed allor così ho imparato che se scuoto un po' il capino
io divento intelligente, parlo in arabo, in latino,
o se smuovo il capo allor per ore otto,
come cane balocco oscillante in un lunotto,
io da solo mi stupisco, guarda un po' che risultato,
in un battibaleno son laureato.

Tra i miei pari or sono un mito,
quell'orpello fa tendenza ed amplifica, inserito,
quel che vi è nella coscienza.
Con l'ausilio di un pendaglio e squillante campanello
tu solleciti il cervello, sei apprezzato sei un modello.
C'è chi allor con quell'aggeggio nella mente conficcato
un bel giorno si è trovato giornalista o deputato.

MORALE:
Per lanciarti nel bel mondo, esser ricco ed anche potente
metti al bando le sostanze che ti rendono piacente,
suscitando apprezzamento, mentre bruciano la mente.
Con pendaglio e con martello puoi ottener lo stesso effetto,
e sembrare anche più bello

15.02.2009

Vincenzo Cordovana

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