giovedì 12 marzo 2009

Stupridaggini (amor virile, amor virale)

Mentre passeggiavo in un pubblico giardino
con un libro, la borsetta e defecava il cagnolino
incontrai, felici e distesi nel prato li vicino,
alcuni giovanotti scesi da un motorino.

E quando lor mi videro, da sola,
rifletter solitaria la condizione mia
fu lì che mi attestarono
scomposta simpatia.

Così mi avvicinarono
e vinto il mio sgomento
a turno in me trovarono
convulso appagamento.

Ma non li giudicai
ed Evangelico precetto
volli interpretare,
con lividi nel petto.

E come l'altra guancia
puoi ostentar dopo un buffetto,
piangente cedetti a quello sfizio
e porsi a loro, col perdon, l'altro orifizio.

E ancor non li condanno
per tutto ciò che fanno,
e sola ho un'intenzione:
dosar l'interferone.

E' sempre assai infantile
mostrar con la violenza la carica virile
e allor, per controbattere a chi mi fa del male,
donai, con quell'amplesso, mia carica virale.

No, no, non mi accanisco,
son ora a me vicine le loro giovin vite,
siam quasi una famiglia,
wellcome nell'epatite

12.03.2009
Vincenzo Cordovana

1 commento:

massimiliano ha detto...

E' veramente tosta. Mi e' piaciuta.

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