Appena adolescente
sognavo intensamente,
chiuso li, nella latrina,
discinta su quel foglio,
stupenda la divina.
E quasi quotidiano,
al chiuso di quel vano,
lasciavo liberarsi
l'ardor nella mia mano..
Allor nel mio pensiero
carezza più lasciva
a lei io dedicavo,
le davo l'esclusiva.
Pensavo: “dolcissima,
t'amo immensamente,
di me non avrai il corpo
ma avrai certo la mente”.
E con quella eccitazione,
chiuso li dentro quel cesso,
nell'amar quelle figure
conoscevo un po' me stesso.
Fu in un giorno sciagurato,
con mistero indecifrato,
che il bel corpo color talco
sparì via dal rotocalco
Amando quel bel volto,
ornato di stelline,
giammai mi concedetti
ad altre cartoline.
Ed allora abbandonai
la cloaca erotizzata
ed andato a passeggiare
ebbi qualche fidanzata.
“...A chi pensi dolce amore,
io ti vedo un poco assente,
sei con me, ma parzialmente,
dove posa la tua mente...?”
28.07.2009
Vincenzo Cordovana
venerdì 7 agosto 2009
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