Ultras è un termine famoso
per definire chi, in modo assai focoso,
ricorre volentieri financo alla violenza
per demolire l'odiata concorrenza.
“... vincere e vinceremo ...,
... e poi li schiacceremo ...,
... noi ci vendicheremo...”
son frasi di tipo militare
portate sugli spalti pare, pare.
Con ciò non so se un artificio politico sociale
giunga a condizionare l'univoca morale.
Inver scannare sugli spalti è criminal fascismo,
lontano e con stellette è un atto di eroismo.
E poi c'è la trasferta di questi ragazzoni
sciarpe, petardi, mine, fosforiche esplosioni.
Che siano capipopolo oppur capi di stato
ad arringar proseliti al gesto scellerato
civili noi chiediamo, calcistico o minato,
che il campo, con rigore, gli sia squalificato
09.02.2007
Vincenzo Cordovana
giovedì 25 giugno 2009
mercoledì 3 giugno 2009
Panchine da viaggio
Diversi anni fa, passando per una strada di grande transito, vedevo sovente, “appanchinato” sempre nel medesimo segmento di gard rail un uomo di mezza età, vestito con un giubbotto e recante con sé alcune valigie. Stava fermo, solitario a guardare la strada ed il traffico dei veicoli che scorrevano dinanzi a lui. Con alcuni amici, miei compagni di percorso si rideva di lui considerandolo portatore di una strana follia ma, a ben pensare, io ho sempre considerato quell'uomo semplicemente un viaggiatore, si, il rappresentante di una tipologia nuova di viaggiatore. Con quel giubbotto e quelle valigie quell'uomo era per me una sorta di “viaggiatore stazionario”.
Mi spiego.
Mentre il viaggiatore cammina per il mondo, quell'avventuriero visionario vedeva il mondo scorrergli davanti. E così ogni giorno, per molti giorni. Poi, all'improvviso non lo vidi più. Chissà dove sarà adesso. Forse si è stancato di viaggiare ed è tornato a casa, forse è invecchiato e non ha più le forze per continuare il suo viaggio, forse sta seduto da solo in un'altra panchina e vive ricordando,
quando,
ancor giovane,
viaggiando
da quel posizionamento
conobbe il mondo,
perpetuo,
in scorrimento
03.06.2009
Vincenzo Cordovana
Mi spiego.
Mentre il viaggiatore cammina per il mondo, quell'avventuriero visionario vedeva il mondo scorrergli davanti. E così ogni giorno, per molti giorni. Poi, all'improvviso non lo vidi più. Chissà dove sarà adesso. Forse si è stancato di viaggiare ed è tornato a casa, forse è invecchiato e non ha più le forze per continuare il suo viaggio, forse sta seduto da solo in un'altra panchina e vive ricordando,
quando,
ancor giovane,
viaggiando
da quel posizionamento
conobbe il mondo,
perpetuo,
in scorrimento
03.06.2009
Vincenzo Cordovana
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