martedì 29 settembre 2009

Tarzan innamorato in Via Giusti

Questa storiella triste che parla di giungle e d'amori perduti è stata recuperata da un confronto foto chiacchera tra Maurizio Crispi (foto) ed Enzo Cordovana (chiacchera) pubblicato su un noto social network
Temerari i due hanno deciso di pubblicarla sul blog di Vincenzo Cordovana (questo) e sul blog di Maurizio Crispi (Pensieri Sparsi) sperando con ciò di poter fruire delle attenuanti previste dalla Legge nei casi di concorso di colpa





Un Tarzan innamorato nella giungla d'asfalto che pensa all'amore perduto, un romantico amore uomo scimmia.
Nella giungla si vivono altre forme d'amore
Interessante la A a triangolo isoscele.
Ricorda vagamente l'occhio di Dio
Forse Tarzan starà facendo scuola guida.
Forse rimpiange la piena libertà di cui godeva nella vera giungla.
E' per questo che, nostalgico, ha urinato per terra
Addio liane
Presto Tarzan farà l'esame di guida e poi si comprerà un bel SUV con il quale potrà anche fare del fuoristrada e potrà tornare a vedere la giungla.
Allora saprà che scimmia si scrive con due emme ma di scimmie non ne vedrà neanche l'ombra perchè le scimmie non si faranno vedere da lui.
Le scimmie decidono loro quando farsi vedere
Questa storia è molto triste

Maurizio Crispi
Vincenzo Cordovana

25.09.2009

mercoledì 16 settembre 2009

Universi orbitanti

"A volte, passeggiando per strada, si può avvistare l'infinito che fa una pennichella..."




Dopo aver vorticato un'intera notte con fanciulli penzolanti, centrifugamente proiettati, la giostrina adesso riposa. Sottile catena raccoglie, attratti al centro, seggiolini satelliti. E' quiete, non vi è traccia del notturno frenetico orbitare. Planetario sistema si condensa e rappresenta nel ludico, infantile recinto.
Temprata dal dolce abbandono la giostra prepara futuro volteggio.
Potesse il sistema degli astri orbitanti capire il valore di un giorno di quiete, fermare il suo corso, bloccare con ganci le stelle e i pianeti, lasciare sospeso, avvinto ad un filo, l'intero universo.
Potesse per mano del Grande Giostraio sognare tranquillo un'intera mattina e poi riorbitare seguendo il volar di fanciulli su lieta giostrina laggiù, in riva al mare.

16.09.2009

Vincenzo Cordovana

lunedì 7 settembre 2009

Momo vi vede



"...Si erano da poco dissolti i manifesti elettorali ed ecco comparire una scritta, ben più inquietante del volto del candidato a primo cittadino..."


Oibò! E cosa è mai questa scritta. "Momo vi vede"? E chi è Momo? Forse è il diminutivo di un qualsiasi nome con diverse emme. Ma se così, se Momo è un qualsi libero cittadino, come fa a vederci? Forse dispone di un potente binocolo e ci osserva dai palazzi qui vicino. In questo caso la frase “Momo vi vede” sarebbe da intendersi non nel senso di un assoluto e costante controllo ma descriverebbe una capacità di osservazione limitata al campo visivo e quindi Momo non ci vedrebbe più se voltassimo l'angolo (in questo momento sarei dentro il raggio d'azione di Momo appostato da qualche parte).
Oppure Momo non esiste e vale quanto il Sarchiapone di Walter Chiari. Sarebbe quindi una burla che però otterrebbe il risultato di insinuare in noi, subdolamente, il timore per l'esistenza di una non meglio definita "entità" capace di esercitare un minaccioso ed ubiquo controllo (Momo vi vede e quindi attenti a quello che fate, non potete fuggire all'occhio di Momo)
Oppure, oppure (e qua farò un bel salto) Momo appartiene al trascendente ed è veramente il farsi nome e tabellone del “Guardone originale”, il “Momo Supremo” che sempre è stato e sempre è.
Ma anche in questo caso non ci siamo. “Momo vi vede”, ingiunge il cartellone. Embè? E dopo che mi vede che cosa può accadere? La frase è incompleta ed andrebbe completata con un qualche riferimento normativo (Momo vi vede perchè vuole vedere se trasgredite questo o quello etc.). Ed anche se così fosse e non rispettassi la regola che cosa mi accadrebbe? Il cartellone nulla lascia trasparire.
Ed allora? E se Momo (trascendente o immanente che sia) si limitasse a vedere per il puro piacere di vedere e vedendoci si rallegrasse nel ritrovarci? In questo caso la frase potrebbe essere interpretata nel senso che Momo ama vederci e rivederci, è felice di ciò e ce lo vuole semplicemente comunicare.

Viviam le nostre vite come ci pare e piace, Momo ci vede e forse si compiace.

07/09/2009

Vincenzo Cordovana
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